venerdì 29 marzo 2024

"Lagaro e i suoi paesani" in un documentario


di Roberto Brusori

 

Ogni paese ha avuto e ha persone, uomini o donne, che, con il loro modo di fare burlone  o scherzoso o dettato da un grande amore per il proprio luogo d’origine, hanno lasciato ricordi o aneddoti di cui ancora oggi si racconta, nel bene o nel male.

Lagaro, accogliente  frazione  del comune di Castiglione dei Pepoli,  ha avuto e ha ancora oggi tali persone o meglio dire ‘personaggi’ che la caratterizzano e che ne colorano la storia.


La verifica è avvenuta con la proiezione di lunedì scorso al Bar Morgan ( nella foto) del documentario di Claudio Spottl  ‘Lagaro’, titolo attorno al quale si abbraccia la singolarità tipica di una comunità di collina che si vanta e si identifica nelle sue ‘singolarità’.

Claudio Spottl è un ragazzo sulla quarantina, nato da genitori  lagaresi, ha  trascorso la sua prima giovinezza a Lagaro e ha quindi potuto conoscere  alcuni di coloro che hanno caratterizzato, rendendola unica, la comunità e gli hanno permesso di leggerne la ‘filosofia esistenziale’ sotto ogni sfaccettatura e nelle più intime rappresentazioni. 

Lo studio e il lavoro lo hanno allontanato, ma appena gli è possibile, con la sua famiglia, ritorna a Lagaro dove il suo cuore si rigenera  e rivede gli amici di sempre.  Punto di ritrovo il bar storico del caseggiato che negli anni lontani si chiamava ‘Bar Sport’ o, per chi non  conosceva l’intitolazione, ‘Bar da Otello’ . Nel più rigoroso rispetto della tradizione, al piacere dell’incontro con gli amici di sempre, si aggiungeva la classica sfida con la gara di briscola o anche di biliardo. Ma a caratterizzare le serate non era la vittoria in sé, ma gli sberleffi, i racconti delle  marachelle, degli scherzi,  a volte anche pesanti, consumati la sera stessa o raccontati quali testimonianze di quelli  fatte in paese o nei dintorni.  

Protagonisti, i personaggi burloni le cui ‘gesta’ provano come sapevano divertirsi e vivere con poco, con amore, fratellanza, appartenenza comune e soprattutto con un legame di  vera amicizia. Tutto ciò rendeva lo stare assieme, organizzare feste, serate danzanti, avvenimenti veramente degni di essere immortalati e ricordati .

La grande festa a settembre di san Mamante era un appuntamento frequentatissimo sia al programma religioso, sia a quello di svago: vi partecipavano tutte le famiglie per intero, venivano anche da zone vicine.

Il documentario di Claudio riporta proprio interviste  e racconti di aneddoti e testimonianze delle persone d'allora e di oggi. 

Alla presentazione hanno partecipato con vero interesse anche giovani di oggi  che con il loro impegno vogliono tenere vivo il paese nelle caratteristiche di un tempo, forse attratti anche dagli insegnamenti di chi purtroppo non c'e' piu' come  il Campanaro Ugo Corvalli detto 'Barilotto' che tutte le sere andava a caricare i pesi dell'orologio del campanile , Ivo Quattrini, il falegname del paese Ferdinando Benassi detto 'Nando' , Gino Ballerini, Pasquale Dondini detto 'Pascal' oggi anziano, Paolo Corinti detto 'Il Rosso'. 

Tanti altri meriterebbero di essere citati  e si vedono durante la proiezione di questo bellissimo documentario. Rivedere Lagaro di ieri e di oggi, la vita di paese e dei bambini, oggi divenuti adulti fa bene al cuore. Ma l’augurio è che questo ‘Lagaro’ sia il primo di altri documentari.  

In tanti si sono commossi rivedendosi o rivedendo i loro nonni o i genitori, alcuni  dei quali non sono più tra noi.

Grazie quindi all’autore e ai suoi collaboratori per il bel ‘documento’, frutto di un grande e curato lavoro  di ricerca di  vecchi filmati e cartoline storiche, per aver ottenuto un  montaggio significativo anche grazie alle musiche che lo accompagnano e lo completano. Ma soprattutto un grande grazie a Claudio per la bella testimonianza di amore  per il suo paese e la sua gente.

Claudio Spottl non e' nuovo a queste iniziative perche' anni fa pubblico' un libro sulla gente di Lagaro e i personaggi storici del paese. Il libro è intitolato 'Un giorno , forse, mi ricordero' di te'.

Chi fosse interessato sia al libro sia al dvd,  lo puo' contattare  via email:  spottldoc@gmail.com .

 

Il Podere Vignola dei Conti diventa il primo 'Social Resort' d’Italia

 A Vergato si incontrano inclusione sociale e natura



di Martina Mari


Un rifugio di speranza, crescita e ripartenza per persone e famiglie in difficoltà, immerso in 42 ettari di terreno per attività agricole a stretto contatto con la natura.
Questo è il nuovo futuro del Podere Vignola dei Conti, in località Prunarolo di Vergato: un incontro tra sostenibilità ambientale, amore per il verde e supporto alla Persona.

Il Podere ha una storia che viene da lontano: è appartenuto per molto tempo alla famiglia Veronesi che, a seguito della scomparsa del proprietario e benefattore Alberto, decise di donare il bene affinché potesse ospitare attività di utilità socio-assistenziale. Da qui un percorso, curato da ASP Città di Bologna, per reperire progetti adeguati attraverso un bando. Il progetto è stato pensato da WeAreHomies: un Social Resort che potrà contare su 4 appartamenti e 4 suite dotate di bagno, un’area ristorante, spazi comuni e ovviamente la grande distesa di terreno agricolo, che promette di ospitare attività di orticoltura e coltivazione diretta. Complessivamente potranno essere ospitati fino a 15 nuclei familiari.
L’azienda Dismeco, per parte propria, ha donato ben 8 lavatrici rigenerate che saranno utilizzate nella struttura.

WeAreHomies - Cooperativa Sociale Loto Dorato, è una realtà impegnata nell’ambito dell’inclusione sociale: con e uno staff di Psicologhe ed Educatrici professioniste,  gestisce 9 strutture per oltre 60 persone, in raccordo con i Servizi Sociali di vari Comuni metropolitani. I progetti di inclusione accolgono famiglie in difficoltà, donne vittime di violenza, nuclei sotto tutela.

La riqualificazione di Vignola dei Conti ha una missione chiara: fornire un ambiente sicuro e solidale dove le famiglie in difficoltà possano trovare sostegno, assistenza e risorse per dedicarsi a una vita nuova e migliore.
Per le sue dimensioni e per l’approccio che unisce bellezza, natura e professionalità, il Social Resort si configura come un unicum a livello nazionale, e l’auspicio è che possa essere un elemento di valorizzazione per il territorio tutto.



 “Fin dalla donazione fatta dalla famiglia Veronesi - spiega il Sindaco di Vergato Giuseppe Argentieri -come amministrazione ci siamo impegnati nel mantenere un colloquio con ASP, comprendendo le grandissime potenzialità che tale struttura può dare a livello sociale. Lo scopo era quello di cercare di dare un taglio che fosse socialmente di inclusione: un’inclusione proattiva, come l’accoglienza alle donne vittime di violenza con le proprie famiglie o per le famiglie emarginate che avessero un percorso a carico della società, che ora può sfociare in un’autogestione e auto-sostenibilità. E’ un traguardo sia per la dignità delle persone coinvolte, sia per quanto riguarda il percorso che la comunità sostiene economicamente. L’apertura di ASP è stata massima sin da subito e questo ci ha portato a identificare un processo che ha permesso all’associazione di partecipare, aggiudicandosi il bando.  Ringrazio i servizi sociali dell’Unione che con noi hanno condiviso questa visione e questa opportunità, che si dimostrerà nei fatti attinente e rispondente alle esigenze dei cittadini del nostro distretto: purtroppo le situazioni di disagio sociale, di violenza familiare, di perdita di lavoro e povertà professionale sono tendenzialmente abbastanza nascoste e invisibili ai più, ma il nostro territorio purtroppo non ne è immune. E’ un progetto, quello del resort incastonato nel verde e con la giusta quota di privacy, che vuole portare autonomia sociale, di dignità e lavorativa alle persone che lo abiteranno e anche sostenibilità per la struttura. E’ una grande opportunità per il nostro Comune e per questo ringrazio ancora gli attori che hanno compreso innanzitutto le potenzialità del progetto e che si sono impegnati in questa operazione che prende il via oggi e di cui, sono convinto, apprezzeremo presto i risultati”.


“Ringraziamo il Comune e le istituzioni, ASP, i servizi sociali locali per aver creduto in questo progetto - afferma la Dott.ssa Mita Piamonte per WeAreHomies -. Si tratta di un’idea ambiziosa che però affonda le radici in un concetto molto semplice: nel verde e nella bellezza è più facile rinnovarsi e respirare il proprio futuro. Donne e uomini con un passato complicato potranno ripartire da qui, seguite con attenzione e cura, per auto-determinarsi e costruirsi un domani migliore”.

Il Presidente dell’Azienda Agricola Lorenzo Bobbià: “Siamo orgogliosi di poter rilanciare un luogo così bello e significativo, valorizzandolo in un’ottica di supporto alla Persona e con uno sguardo all’inclusione sociale, come la famiglia Veronesi ha espressamente richiesto dimostrando grande sensibilità. ll connubio è tra l’attività dell’azienda agricola e il lavoro di educazione sociale curato da WeAreHomies. Infatti, abbiamo pensato che la coltivazione diretta, la trasformazione delle materie prime, la cura delle produzioni, l’approvvigionamento dei materiali possano essere al contempo una modalità per rendere parzialmente auto-sufficiente questa e altre strutture che ospitano famiglie in difficoltà, ma anche rappresentare essi stessi percorsi educativi, di partecipazione attiva e di recupero sociale”.



 

Al seguente link si può scaricare il  girato e le interviste a:

- Giuseppe Argentieri, Sindaco di Vergato

- Maurizio Fabbri, Consigliere con delega alle Politiche per l'Appennino bolognese Città Metropolitana di Bologna

- Maria Adele Mimmi, Dir. ASP Bologna

- Mita Piamonte, Pres. Coop. Sociale Loto Dorato (per WeAreHomies) 

https://we.tl/t-3whY325Zsq

 

A Casalecchio di Reno: ampliamento sede Cineca e riqualificazione area ex Vigili del Fuoco

 

 Il Comune informa:

 

È stato approvato  in Consiglio comunale lo schema di convenzione urbanistica tra il Comune di Casalecchio di Reno, il consorzio  interuniversitario  CINECA e la LCH SPA, società proprietaria dell’area prospiciente l’immobile “Ex sede Vigili del Fuoco”, per l’attuazione dell’intervento urbanistico convenzionato di rigenerazione edilizia del fabbricato di via Magnanelli - ex sede Vigili del Fuoco e di riqualificazione urbana di via Magnanelli. 

Tale convenzione dà quindi la possibilità al CINECA di attuare un progetto di rigenerazione urbana dell’edificio e di riqualificazione dei parcheggi e dei collegamenti pedonali circostanti attraverso lo strumento del concorso di progettazione.
Il progetto di riqualificazione riguarderà la demolizione dell'edificio che ospitava i Vigili del Fuoco, inutilizzato dal 2011, e la successiva costruzione di un nuovo edificio a servizio  del  CINECA

Del progetto farà anche parte la realizzazione di una passerella pedonale sopraelevata di collegamento tra le due sedi.

La collaborazione tra le tre parti ha come obiettivo la realizzazione di un intervento di rigenerazione urbana che:
- migliori la qualità urbana e la dotazione di servizi del quartiere;
- promuova la sostenibilità ambientale e l'efficienza energetica;
- valorizzi il patrimonio edilizio esistente;
- crei nuove opportunità di sviluppo economico e occupazionale;
- rafforzi il collegamento tra le diverse proprietà del Cineca.

"Salutiamo con grande soddisfazione questo accordo con il Cineca, “ sottolinea il sindaco Massimo Bosso, "riconoscendo la funzione strategica e di interesse pubblico del consorzio interuniversitario e centro di supercalcolo all'avanguardia in Europa e nel mondo. Un triplice, valore, quindi, in termini di creazione di nuovi posti di lavoro qualificati, come moltiplicatore economico e per la riqualificazione urbanistica della zona”.

Questo progetto ci permetterà di trasformare un edificio dismesso in un esempio di riqualificazione urbana che promuove insieme la sostenibilità ambientale e il benessere organizzativo, offrendo nuovi spazi di lavoro e socialità ai nostri dipendenti – ha aggiunto la Direttrice Generale di Cineca, Alessandra Poggiani –. Questo progetto non fa altro che rafforzare il legame tra il Comune di Casalecchio e una pubblica amministrazione nazionale come Cineca”.

giovedì 28 marzo 2024

Nuovi lavori sulla tratta ferroviaria Porretta Pistoia e nuovi intoppi


La consigliera regionale Marta Evangelisti ( nella foto) informa:

 

A breve la linea ferroviaria che collega Porretta a Pistoia sarà interrotta per lavori, con tutti i disagi che ciò comporterà per i pendolari che, laddove possibile, usufruiranno del servizio sostitutivo degli autobus.

Per quanto nessuno neghi l’importanza di queste opere, è evidente che nessuno si preoccupa di quegli studenti e di quei lavoratori che da aprile a giugno saranno costretti a enormi sacrifici per rispettare impegni di studio e lavoro. Anche per questo ho presentato un’interrogazione alla Giunta affinché si impegni a monitorare l’andamento dei lavori al fine di garantire il rispetto dei tempi e minimizzare i disagi.


Il vicesegretario provinciale della Lega  Matteo Di Benedetto (nella foto) inoltre denuncia: “  Porrettana, ricominciano i ritardi, unica costante la mancanza di informazione per l’utenza”

e scrive:

“Ricominciano i ritardi sulla linea ferroviaria della Porrettana. Il treno delle 15.22 da Porretta Terme è stato cancellato. Il treno delle 15.04 da Bologna si è fermato a Marzabotto oltre l’orario per decine di minuti. Il tutto senza avvisi all’utenza. Continuano le inefficienze ma soprattutto la mancanza di informazioni nel tpl regionale”.

Il campus di Sasso Marconi non è il solito campo estivo

Sembra appena nato, ma ha già 9 anni ed è un significativo servizio offerto ai giovanissimi

Alcuni accompagnatori del  2023

di
 Fabio Zecchini


Non e' il solito Campo estivo per ragazzi, almeno nelle nostre intenzioni, e' un Campus di avvicinamento ai valori.

E' un Campus di sensibilizzazione al Volontariato e alla solidarietà, dove la Pubblica assistenza di Sasso Marconi, in collaborazione con la Casa del volontariato, ospita una ventina di ragazzi per avvicinarli alla sensibilizzazione sociale.

Non e' solo un corso intensivo per diventare soccorritori o psicologi, bensì un per...corso attraverso varie esperienze di solidarietà : infatti i ragazzi presteranno il loro apporto presso strutture per disabili, anziani, comunità di recupero, nonché sperimentando le diverse attività a cui la Pubblica Assistenza si dedica.

Inoltre,  l’attività comprende anche una scuola di arrampicata dove, oltre ad imparare la tecnica per affrontare la parete rocciosa, si apprenderà come operare  nella ricerca di un disperso e le tecniche formative di protezione civile, come quella del montaggio di una tenda.

Un'esperienza non solo di servizio , ma anche una possibilità di crescita attraverso attività di animazione e formazione sociale e personale.


I ragazzi si dedicheranno anche  alla cucina presso la sede della Pubblica, parteciperanno ad incontri didattici su storia e solidarietà (Monte Sole), ripercorreranno episodi significativi avvenuti sul nostro territorio (Salvemini , stazione di Bologna) tramite la narrazione di testimoni, faranno esperienza di protezione civile e di disabilità.

Un'idea

Un progetto

Una speranza

Per il territorio attraverso lo sguardo  e la formazione dei giovani. 

Questo il nostro intento